• Voci dal castello

    Voci dal Castello 2024

    “Voci dal Castello è nato con l’idea di poter creare uno spazio di incontro, venendo dal tempo della pandemia – racconta don Umberto Ciullo, ideatore del percorso –; la cultura genera relazione, fraternità e ci fa sentire parte di una comunità, non solo cristiana”. Una proposta ideata dalla parrocchia ma, come ricorda il sacerdote, “una proposta aconfessionale dove poter dialogare su valori umani; un posto di frontiera dove intercettare persone che diversamente non avremmo incontrato”. IL PROGRAMMA: Si parte venerdì 14 giugno con “CresciAmo” la serata che vede sul palco lo scrittore Bernardo Zannoni, classe 1995, già vincitore del premio Campiello 2022, con l’esordio “I miei stupidi intenti” ed ora in libreria con “25”,…

  • Omelie

    Omelia domenica 5 maggio

    Forse non ci convince l’idea che l’amore del Signore sia senza condizioni, abituati come siamo a pagare un prezzo per qualsiasi cosa. Eppure è così: Dio non ci ama perché siamo amabili ma amandoci ci rende amabili e capaci di superare la parte oscura che abita nel profondo di ciascuno di noi. Se proprio è il caso di smetterla di elemosinare amore bisognerebbe farlo proprio a partire da questa certezza: c’è un Padre che ci ama. Don Umberto

  • La Via

    La Via 5 maggio

    ELEMOSINARE AMORE      (Gv 15,9-17). Viviamo elemosinando amore anche se non siamo disposti ad ammetterlo e a volte non ce ne rendiamo conto. Non possiamo ammetterlo perché ci sembra un’offesa a noi stessi ed una condizione troppo umiliante. Ma anche perché viviamo in una cultura che predica l’amore e il rispetto per la propria persona fino al punto da giustificare l’individualismo. Probabilmente l’espressione “elemosinare amore” è troppo forte e rischia di essere fraintesa perché pensiamo all’amore solo nella relazione di coppia mentre si tratta di una realtà ben più grande. Cerchiamo amore anche all’interno della nostra comunità, anche quando facciamo una scelta o progettiamo qualcosa. Essere amati significa infatti sentire il…

  • La Via

    La Via 28 aprile

    CON LUI POSSIAMO TUTTO       (Gv 15,1-8). Nel Vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, il Signore si presenta come la vera vite e parla di noi come i tralci che non possono vivere senza rimanere uniti a Lui. Dice così: «Io sono la vite, voi i tralci. Non c’è vite senza tralci, e viceversa. I tralci non sono autosufficienti, ma dipendono totalmente dalla vite, che è la sorgente della loro esistenza. Gesù insiste sul verbo “rimanere”. Lo ripete ben sette volte nel brano evangelico odierno. Prima di lasciare questo mondo e andare al Padre, Gesù vuole rassicurare i suoi discepoli che possono continuare ad essere uniti a Lui. Dice: «Rimanete…

  • Omelie

    Essere pastori

    Gesù conosce i nostri pregi e i nostri difetti ed è proprio per questo che ci ama nella verità. Non dovremmo mai staccarci da un pastore che ci difende e ci conosce. Non capita con nessun altro che si realizzi un amore così grande! Don Umberto

  • La Via

    La Via 21 aprile

    DIFENDERE E CONOSCERE      (Gv 10,11-18). Gesù presenta sé stesso come Buon Pastore. Solo lui è il vero pastore; tutti coloro che sono chiamati ad esserlo nella vita lo possono fare solo nella partecipazione alla sua stessa persona e al suo cuore di pastore. Sono due gli atteggiamenti che caratterizzano l’essere pastore di Gesù. Egli difende e conosce le sue pecore ed è su questi due verbi che vale la pena soffermarsi. Difendere è un atto bellissimo e nobilissimo; vuol dire partecipare alla sorte di un altro, schierarsi con lui e stare dalla sua parte. È considerato sentirsi difesi quando si è in mezzo ad un contenzioso. È rassicurante sapere che…

  • La Via

    La Via 14 aprile

    TOCCARE E CREDERE     (Lc 24,35-48). Il risorto chiede di essere toccato. Ci eravamo lasciati con questo invito fatto domenica scorsa a Tommaso. Non era un semplice tocco, ma un invito a sentire le ferite del mondo. Oggi si ripete questo invito a tutti i discepoli. Chiedendo di essere toccato Gesù Risorto rivela agli Undici che confessare la sua risurrezione dai morti non è convincersi di un’idea o aderire a un ideale. Il Risorto non lo si incontra sui libri ma stando nel mezzo della comunità reale, là dove egli viene in “carne e ossa” e domanda di essere toccato, palpato. Se la realtà è superiore all’idea, la carne è il…