Corsi Biblici,  Gerusalemme giovani

Gerusalemme giovani

IL VIAGGIO DI GESÙ NEL DESERTO.TESTO DI RIFERIMENTO.

Lc 4, 1-13
“Non temere la solitudine,
il coraggio si rivela proprio
nel giorno della separazione”
Rûmî
Occorre comprendere questo viaggio di Gesù nel deserto e le successive tentazioni sullo sfondo del libro dell’Esodo.
Il battesimo come il passaggio del Mar Rosso.
I quaranta giorni di Gesù come i quaranta anni del popolo d’Israele
Il deserto comune ad entrambi; la Terra promessa come la vita e l’opera di Gesù.
È significativo che questo viaggio sia in qualche modo voluto dallo Spirito Santo : è Lui a spingere Gesù verso la prova, verso una sofferenza. Il deserto comporta distacco e solitudine.
Nella mentalità biblica il deserto è il luogo del peccato, ove risiede il male: è lì che Gesù incontra il diavolo.
Forse si è trattato di una persona fisica, forse erano suoi pensieri interiori.
Di fatto è una presenza maligna e nemica di Dio che presenta a Gesù un modo sbagliato di realizzare la sua missione.
Gesù deve prima essere separato da tutti per poi essere unito a tutti. Gesù chiarisce a se stesso come vivrà il suo servizio agli uomini.
Questo viaggio è quindi quello della prova. Così dice il Testo Biblico di Deuteronomio
“Dt 8, 2-3”
Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l’uomo
non vive soltanto di pane, ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del
Signore.
Verso quali prove lo porta questo viaggio?
1. essere privati della parola
2. la dittatura del bene
3. abdicare alle proprie responsabilità
Il diavolo tornerà a tempo opportuno, cioè sotto la croce. Perché il viaggio della prova lo si
percepisce quando si è più deboli.
“Sono pochi gli uomini che amano viaggiare a lungo;
è una frattura continua di tutte le abitudini, una smentita
inflitta incessantemente a tutti i pregiudizi”
( M. Yourcenar, Memorie di Adriano).

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