La Via

La Via 12 febbraio

UNA LEGGE PIU’ SEVERA?                   (Mt 5,17-37).

La dottrina predicata da Gesù è più esigente o, al contrario, più accomodante di quella predicata dagli scribi e dai farisei?

Penso davvero che questa domanda se la ponessero in tanti all’epoca.

Anche per capire di che pasta fosse fatto quel giovane rabbino di Nazareth che aveva cominciato ad attirare le folle.

A questa domanda il Vangelo di oggi da una risposta; non quantitativa ma qualitativa.

Gesù non è venuto ad abolire la legge ma a portarla alla sua perfezione.

Significa con questo che la legge è diventata più pignola?

Ad un primo approccio sembra di sì.

Sembra che il numero di coloro che non riusciranno a metterla in pratica aumenti a dismisura.

Se infatti il peccato non sta solo nel gesto ma persino nel desiderio e nello sguardo, chi si può salvare?

Il  livello di esigenza della legge proclamata da Gesù sembra molto più alto.

E in effetti lo è.

Ma a partire da un presupposto che spiega tutto: avere il coraggio di guardarsi nel cuore.

Gesù infatti non si esprimerà più in termini di divieti o comandamenti.

Si asterrà persino dal condannare.

All’adultera viene fatta grazia immediatamente e la peccatrice sarà perdonata perché “ha molto amato”; il buon ladrone viene introdotto in paradiso perché il suo cuore sulla croce è con Cristo.

Si potrebbe paradossalmente vivere secondo la legge e avere così la coscienza a posto ma non il cuore veramente rivolto alle persone e a Dio.

Il gesto esteriore pertanto importa ormai poco; è il cuore che comanda tutto.

È a causa del proprio cuore che si sarà graziati o giudicati.

La legge di Gesù rivela quindi dove stia il suo carattere esigente: come si fa ad essere a posto quando è in gioco l’amore?

Più semplice osservare una regola.

Ma se ascolti il cuore, se ti leggi dentro senti che la legge non è qualcosa di esteriore.

Il tuo cuore, dove dimora Dio, lo capirà.

Don Umberto