La Via

La Via 3 novembre

 AL DI LA’ DI OGNI SCHEMA (Lc 19,1-10). Il personaggio è Zaccheo, ma io vorrei fermarmi sulla folla che lo circonda.

Gli impedisce di vedere Gesù, ma questo, in fondo, è dovuto solo alla sua statura.

Quel che mi colpisce è che quella folla, inizialmente amichevole e felice di poter applaudire Gesù, ad un certo punto inizi a mormorare.

Così, in un batter d’occhio, Gesù passa dalle stelle alle stalle.

Si diffonde una contrarietà, una specie di irritazione per ciò che egli ha fatto, per la sua scelta di andare ad alloggiare da un peccatore.

È come se il gesto di Gesù avesse scompigliato la prassi più sicura e avesse violato l’ordine certo delle cose.

Un ordine immutabile che corrisponde ad una visione del mondo ben inquadrata e statica.

E il caposaldo di questa visione è una precisa divisione tra buoni e cattivi, tra osservanti e non osservanti, tra persone perbene e persone non affidabili.

Per quella folla esistevano solo due categorie di persone: i giusti e gli ingiusti.

Ora, Gesù con il suo gesto aveva in qualche modo messo sottosopra questa rigida visione del cosmo.

Una visione tremendamente attuale; usata da alcuni per manipolare le paure di tanti e per farci credere che questo sia l’unico modo di stare al mondo: mettendosi gli uni contro gli altri.

L’esito del gesto di Gesù lo conosciamo tutti: Zaccheo si converte e dona gran parte dei suoi averi ai poveri.

Ma perché non l’ha fatto prima?

Probabilmente le buone disposizioni dell’animo erano già presenti in lui.

Cosa gli mancava dunque?

Gli mancava chi credesse alla sua conversione, chi accordasse credito a quella possibilità.

La buona intenzione infatti, per tradursi in comportamento, ha bisogno che ci sia qualcuno che ci crede.

Zaccheo aveva intorno a sé gente che non credeva fino in fondo in lui.

Anzi, nella rigida divisione del mondo tra buoni e cattivi lui era finito tra questi ultimi.

Ci volle Gesù a dimostrare che i confini di questa divisione non sono così netti.

Perché anche in un pubblicano può nascondersi un uomo buono, giusto e generoso.

Don Umberto