• Voci dal castello

    Voci dal Castello 2024

    “Voci dal Castello è nato con l’idea di poter creare uno spazio di incontro, venendo dal tempo della pandemia – racconta don Umberto Ciullo, ideatore del percorso –; la cultura genera relazione, fraternità e ci fa sentire parte di una comunità, non solo cristiana”. Una proposta ideata dalla parrocchia ma, come ricorda il sacerdote, “una proposta aconfessionale dove poter dialogare su valori umani; un posto di frontiera dove intercettare persone che diversamente non avremmo incontrato”. IL PROGRAMMA: Si parte venerdì 14 giugno con “CresciAmo” la serata che vede sul palco lo scrittore Bernardo Zannoni, classe 1995, già vincitore del premio Campiello 2022, con l’esordio “I miei stupidi intenti” ed ora in libreria con “25”,…

  • Attività

    L’energia del cuore

    Due simboli: IL VINO e L’OLIO. Due prodotti della terra che nel Vangelo esprimono la cura e lo stile di fraternità. Abbiamo voluto utilizzarli per un progetto di finanziamento dell’impianto fotovoltaico. Ci siamo fatti aiutare da Francesca Bersani che ha dipinto le etichette. Il vino si chiama “PRONTO” e si presenta con l’immagine di un bicchiere capovolto realizzato come la cupola del nostro santuario e con i colori di Cadeo. Ci dice che è necessaria, per una comunità, la prontezza di mettersi a disposizione e la volontàdi darsi da fare. L’olio si chiama “PER TE” e si presenta con l’immagine di un bicchiere colmo e offerto, realizzato a forma di…

  • Omelie

    Un nuovo battesimo

    Se avremo il cuore abitato dalla Parola di Dio anche le relazioni umane avvelenate da giudizi, malizia e cattiveria non ci faranno morire. E potremo guarire il nostro prossimo quando ci prenderemo cura di chi sta male nel corpo e nello spirito sapendo che una buona parola è potente per il cuore come una medicina. A pensarci bene allora questi segni esistono e se ci guardiamo intorno li vediamo. A volte ne siamo capaci anche noi, poveri discepoli di un Cristo vivente e glorioso. Don Umberto

  • La Via

    La Via 12 maggio

    I  SEGNI  (Gv 15,9-17). Quando Gesù parla dei segni che accompagneranno quelli che credono c’è da sentirsi fuori posto. Personalmente non riesco a fare nessuna di queste cose (ma neppure vedo in giro molti credenti che lo fanno): non guarisco le persone, non parlo lingue nuove, non posso bere un veleno restando incolume. Se lo prendessimo alla lettera (e a volte occorre farlo) questo Vangelo ci regalerebbe la netta sensazione di non essere credenti. Poi però è lo stesso racconto evangelico a fornirci la chiave di lettura di queste parole. Gesù viene elevato in cielo, accanto al Padre ma la sua non è una assenza quanto piuttosto un nuovo modo di…

  • Omelie

    Omelia domenica 5 maggio

    Forse non ci convince l’idea che l’amore del Signore sia senza condizioni, abituati come siamo a pagare un prezzo per qualsiasi cosa. Eppure è così: Dio non ci ama perché siamo amabili ma amandoci ci rende amabili e capaci di superare la parte oscura che abita nel profondo di ciascuno di noi. Se proprio è il caso di smetterla di elemosinare amore bisognerebbe farlo proprio a partire da questa certezza: c’è un Padre che ci ama. Don Umberto