Omelie

registrazioni video Omelie domenicali don Umberto

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    Cambiare prospettiva

    Abbiamo bisogno, in quei momenti, di una luce che ci possa offrire un altro sguardo illuminando in profondità il mistero della vita. Una luce che ci aiuti a reagire andando anche oltre i nostri schemi e oltre i criteri di questo mondo. Proprio questa luce, che era Cristo e la sua persona; fu donata ai tre discepoli sul Tabor. Il Signore vuole donarla anche a noi. Ma è necessario salire sul monte.

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    Riallacciare i rapporti

    Preghiera, carità, digiuno. Tutto il ministero di Cristo è una lotta contro lo spirito del male nelle sue molteplici manifestazioni. Gesù infatti compirà esorcismi, perdonerà i peccati, guarirà dalle malattie. All’inizio della sua missione sembrerà che la sua potenza possa avere ragione, con facilità, del demonio. Ma poi anche per Gesù giungerà la sconfitta, il rifiuto e l’abbandono fino alla cattura e alla morte in croce. Proprio la morte però sarà l’ultimo deserto che attraverserà per sconfiggere definitivamente il male. Gesù che vinse nel deserto per vincere poi nella Resurrezione darà anche a noi la vittoria. Don Umberto

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    Le ceneri

    Nella chiesa cattolica e in altre chiese cristiane, questo giorno segna l’inizio di un periodo di purificazione, digiuno e veglia. È così chiamato per il riferimento diretto al rituale celebrato durante la messa: l’imposizione da parte del sacerdote e sulla testa dei fedeli, delle ceneri sacre e benedette ottenute bruciando i rami d’ulivo delle palme avanzate la domenica delle Palme dell’anno precedente, appositamente bruciate. Si tratta di una pratica che ricorda la transitorietà della vita terrena “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”, come Dio dice ad Adamo dopo il peccato originale (Genesi 3,19).

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    Salvare per salvarsi

    Il dolore non vuole spiegazione, vuole partecipazione. E noi partecipiamo alla compassione di Dio, alla sua volontà, anche se non partecipiamo al miracolo. Partecipiamo però al prodigio delle sue viscere di misericordia. Ed è questo l’unico deserto che si coprirà veramente di vita. Ermes Maria Ronchi

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    Il Signore ascolta la sofferenza

    Il martire Biagio è ritenuto dalla tradizione vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della “pax” costantiniana. Il suo martirio, avvenuto intorno al 316, è perciò spiegato dagli storici con una persecuzione locale dovuta ai contrasti tra l’occidentale Costantino e l’orientale Licinio. Nell’VIII secolo alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio. Il suo nome è frequente nella toponomastica italiana – in provincia di Latina, Imperia, Treviso, Agrigento, Frosinone e Chieti – e di molte nazioni, a conferma della diffusione del culto. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in…

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    La pienezza della scelta

    Un tempo di grazia, un tempo di decisione, un tempo di solidarietà.  Quando facciamo una scelta partiamo da un vuoto da una desolazione. Per Gesù non è così parte dalla pienezza dell’amore di Dio. Nel fare le scelte facciano in modo di guardare la positività del punto di partenza in modo che non siano mosse da una mancanza, da un bisogno o da un fallimento. Omelia don Umberto

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    Il bambino, il crocifisso

    Omelia 6 gennaio 2024 Epifania del Signore. Il viaggio dall’Oriente, la ricerca, la stella apparsa ai Magi, la vista del Salvatore e la sua adorazione costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere nel loro andare incontro al Salvatore del mondo. La luce e il suo richiamo non sono cose passate, poiché ad esse si richiama la storia della fede di ognuno di noi.