Omelie

Omelia domenica 11 maggio

Che forza straordinaria ha la voce! È in grado di generare emozioni, di spingere alle decisioni come quelle di Pietro di cui si parla nella prima lettura. La gente, al sentirlo parlare, si sentì scaldare il cuore e cominciò a chiedersi “cosa dobbiamo fare?”.
Non al vederlo in azione, ma al sentirlo parlare!
Ogni voce con il suo timbro esprime tutto: passione, convinzione, sicurezza, persuasione.
Allora le persone si muovono e corrono: se sentono una voce che le fa correre.
Tante parole e tante voci oggi risuonano a vuoto; si corre il rischio anche in chiesa di pronunciare o udire parole stanche, logore, incapaci di toccare il cuore ed emozionare il respiro.
La voce di Gesù doveva essere fantastica, mai scontata e prevedibile; le sue parole mai vuote e riciclate.
Doveva emanare dalla sua voce una autorevolezza impressionante.
E noi vorremmo sentirla questa voce, vorremmo togliere alle sue parole quella patina di polvere che l’abitudine dei secoli gli ha messo addosso.
Per poter seguire l’unico che ci dà la vita eterna, anche quando facciamo una vita da pecore.

https://www.youtube.com/watch?v=baGvvZbJNjk&feature=youtu.be