La Via

La Via 9 marzo

CAMBIARE                          (MT 4, 1-11).pdf50

 In questi mesi mi è capitato spesso di ascoltare alla radio una canzone che parla di cambiamenti.

È di un noto cantautore italiano, con qualche anno sulle spalle ormai; sempre anticonformista nello stile ma ora più pacato, quasi più saggio.

Vado a memoria, canticchiandomela nella testa: “cambiare opinione non è difficile, cambiare partito è ancora più facile, cambiare il mondo quasi impossibile.

Si può cambiare solo se stessi, ma se ci riuscissi faresti la rivoluzione”.

Anche la quaresima si offre a noi cristiani come un’opportunità di cambiare, meglio un tempo propizio per convertirsi.

 Ma ci riusciamo?

Quanti di noi potrebbero dire che le Quaresime vissute in passato hanno portato un vero cambiamento?

Io farei veramente fatica a rispondere affermativamente a questa domanda.

Il cambiamento non è frutto della nostra decisione, ma di ciò che accade nella vita. Sono gli eventi a cambiarci, non i nostri sforzi, ne’ tantomeno i nostri fioretti.

I fioretti, le rinunce, la penitenza comportano piccolissimi cambiamenti, così piccoli che, passato il tempo ad essi destinato, noi torniamo come prima.

Ma la vita, con le sue prove, i suoi lutti, le sue emozioni profonde e i suoi amori ci cambia per sempre.

Nelle nostre mani resta però una risorsa: noi possiamo decidere in che modo cambieremo, possiamo cioè orientare il nostro cambiamento.

Chi è stato ferito dagli altri può decidere se abbandonarsi al risentimento o crescere nell’amore e nel perdono; chi è nella prova può decidersi se sprofondare nella depressione o maturare nella fiducia; chi ha perduto una persona cara può decidere se morire anche lui, ma di tristezza, o custodire nella sua memoria il meglio della vita.

In fondo, due sono le vie, ma tra le due vi è una grande differenza.

Una fa sì che il nostro cambiamento ci apra a Dio, l’altra che ci chiuda su noi stessi.

Che ce ne facciamo allora di questa Quaresima?

Dio è come una calamita: preghiera, carità e digiuno toglieranno ciò che impedisce al nostro cuore di essere attratto da Lui.

                                     Don Umberto e Don Stefano