La Via

La Via 17 maggio

 L’AMORE E’ UNA COSA SEMPLICE             (Gv 14,15-21).

Il titolo l’ ho copiato da una bella canzone di un noto cantautore italiano.

Mi sembrava che potesse esprimere, in sintesi, la mia riflessione di oggi.

Il Vangelo infatti parla di due cose:

lo Spirito Santo e l’amore, appunto.

E della correlazione tra i due.

Nel senso comune amore vuol dire voler bene, meglio, volere il bene dell’altro.

Ma come è possibile volere il bene di Gesù?

Qui infatti è di questo tipo di amore che si parla, l’amore per il Signore.

Amarlo vuol dire affezionarsi a Lui?

Vuol dire ammirarlo? Vuol dire provare il trasporto e l’emozione che proviamo per una persona comune?

Solo in parte le cose stanno in questo modo.

L’amore infatti è prerogativa di Dio.

È Lui che ha amato noi, Lui che vuole il nostro bene e ce lo dimostra ogni giorno.

Per noi amarlo significa credere nel suo amore e in tal modo mettere questo amore a fondamento della nostra vita.

La nostra eventuale capacità di amare Dio e i fratelli dipende quasi unicamente da questa certezza di essere stati amati per primi.

Prima di essere uno sforzo della volontà o un sacrificio; prima di essere un sentimento o un passione, l’amore per Dio è un atto di fiducia.

Così istintivo in tante piccole cose della vita che se lo fosse anche riguardo alla benevolenza di Dio, davvero questo amore sarebbe una cosa semplice.

L’eucarestia che domenica prossima riprenderemo a celebrare come comunità è la manifestazione liturgica di tutto ciò. È il gesto concreto con cui siamo amati e a nostra volta amiamo.

Si può farlo anche singolarmente?

Si può farlo anche senza rito?

Sì, ma decisamente non è la stessa cosa sotto tutti i punti di vista.

Mi chiedo, in queste ore, con che spirito e con che desiderio torneremo a celebrare.

Mi chiedo se prevarrà l’amore o la paura.

Non ho risposta.

O forse non la voglio cercare perché in questi giorni mi si è saturato il cervello a forza di sentire tutti che parlano di futuro.

Sto nel presente.

E so che è fatto dell’amore di Dio.

Per questo attendo con gioia domenica prossima.

Don Umberto