La Via Speciale

Speciale A.P. 22-23

RIPRENDERE E RIPRENDERSI.

Il ritorno dopo le vacanze estive e la ripresa ordinaria delle attività è sempre un momento delicato.

Ci sono coloro che iniziano con convinzione ed entusiasmo: un nuovo anno che si apre è infatti una opportunità.

Si può creare qualcosa di nuovo, si possono conoscere altre persone e magari migliorare la propria condizione precedente.

Ma ci sono anche coloro (e forse sono i più) per i quali la ripresa è faticosa: prevale una sensazione di tristezza come se la vita vera fosse quella delle vacanze e il quotidiano ordinario fosse invece una prigione monotona.

Le giornate si presentano infatti subito come la solita ripetizione di gesti, impegni, orari da rispettare.

E questa ripetizione ci svuota e ci toglie la gioia.

Ripetere qualcosa però è diverso dal riprenderla.

Riprendere significa trovare sempre qualcosa di nuovo in ciò che facciamo anche se le cose sono quelle di prima.

La ripresa è quindi quell’atteggiamento interiore che permette di valorizzare il quotidiano senza cercare una continua evasione.

Riprendere è come trasfigurare: della realtà si vede e si coglie cioè una dimensione più profonda e più vera.

La vita ordinaria, ripresa in questo modo, genera però una trasformazione interiore: non solo quindi riprendere ma anche riprendersi.

Alla luce di queste considerazioni abbiamo deciso di dedicare a questo tema il numero speciale della Via per l’inizio dell’anno pastorale 2022-2023.

Riprendiamo ciò che le esperienze comunitarie estive ci hanno lasciato; riprendiamo la testimonianza di chi vive la missione in un paese non cristiano; riprendiamo il magistero del Card. Martini a dieci anni dalla morte.

Leggiamo anche parole di chi ha potuto riprendersi da un lutto o da una malattia grave.

Tutto per fare nostro lo spirito della ripresa e iniziare l’anno pastorale con il piglio giusto.

Buon cammino,   Don Umberto

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