La Via

La Via 18 febbraio

IN BATTAGLIA    (Mc 1,12-15).

Riconosco che sia inopportuno utilizzare immagini e linguaggi che evochino la guerra perché, di questi tempi, ne abbiamo fin troppe.

È indubbio però che le metafore belliche siano quelle che più di altre accompagnano questo ingresso in Quaresima.

Il giorno delle Ceneri, ad esempio, la liturgia ha utilizzato più volte parole come “lotta”, “combattimenti”, “vittoria”.

La Quaresima è una battaglia contro lo spirito del male che non risparmia con la sua azione nessuno di noi.

Anzi, più una persona tenta di avvicinarsi al Signore più avvertirà una sorta di forza contraria, la tentazione appunto, che lo spingerà altrove.

Per questo il tempo quaresimale si apre con il riferimento al deserto; perché esso è il luogo della prova e della tentazione, dove il tentatore, approfittando delle fragilità e dei bisogni umani insinua la sua voce menzognera, seducente ma alternativa a quella di Dio.

Anche Gesù dovette affrontare questa battaglia.

Durante i quaranta giorni vissuti nel deserto infatti inizia il duello tra lui e il diavolo che si concluderà con la passione e la croce.

Tutto il ministero di Cristo è una lotta contro lo spirito del male nelle sue molteplici manifestazioni.

Gesù infatti compirà esorcismi, perdonerà i peccati, guarirà dalle malattie.

All’inizio della sua missione sembrerà che la sua potenza possa avere ragione, con facilità, del demonio.

Ma poi anche per Gesù giungerà la sconfitta, il rifiuto e l’abbandono fino alla cattura e alla morte in croce.

Proprio la morte però sarà l’ultimo deserto che attraverserà per sconfiggere definitivamente il male.

Gesù che vinse nel deserto per vincere poi nella Resurrezione darà anche a noi la vittoria.

Don Umberto