La Via

La Via 17 marzo

UN PICCOLO SEME      (Gv 12,20-33).

Quanta incredibile forza c’è in un semplice chicco di grano!

Una forza che fa emergere le spighe dalla terra; è la forza della natura, la forza della vita.

Sta in questo la grandezza del seme: non nelle sue dimensioni, ma nella vita che contiene.

Esso per poter rinascere e moltiplicarsi deve però morire.

Ed è proprio così che Gesù vede sé stesso: come un chicco di grano.

Prima della Pasqua a Gerusalemme tanti lo cercavano per lodarlo e ammirarlo; ma lui confonde le loro aspettative e ribalta il modo umano di vedere le cose.

Nella verità naturale del seme che muore Gesù discerne una verità umana: “chi ama la propria vita la perde e chi odia la propria vita in questo mondo la guadagna per sempre”.

Gesù non parla di chi ama la vita in generale, ma di chi ama la propria vita, cioè di chi trasforma la vita che ha ricevuto in dono in un suo possesso.

E così quell’ ”odiare” la vita non significa disprezzo del vivere ma volontà di non anteporre la propria esistenza a quella degli altri; scelta libera e responsabile di non vivere a scapito degli altri ma per loro e grazie a loro.

Anche Gesù sarà tentato di salvare sé stesso sulla croce; ma deciderà di donare la vita ed è così che troverà la salvezza sua e degli altri.

Di noi resterà per sempre solo ciò che abbiamo donato invece di tenerlo in forzieri arrugginiti.

Di noi resterà ciò che abbiamo fatto per amore.

Ciò che a caro prezzo avremo seminato nel cuore degli altri.

Un giorno germoglierà.

È questo il seme Pasquale.

Un semplice seme.

Don Umberto