La Via

La Via 28 ottobre

 UN GRIDO                               (Mc 10,46-52)_

 

C’è un forte simbolismo in questo episodio della guarigione del cieco.

Il simbolo è lui stesso, quest’uomo che non vede finchè Gesù non gli apre gli occhi.

Egli è seduto e mendicante.

E grida.

Alza la voce per farsi sentire, per poter arrivare alle orecchie a al cuore di Gesù.

Alza la voce perché sa che tante altre volte nessuno lo ha ascoltato.

O forse lui ha tenuto dentro di sé, inespresso, il suo grido di aiuto.

Il suo essere seduto è simbolo di depressione: un sentimento oscuro che è difficile da spiegare. Nasce da timori che ci opprimono e a cui non sappiamo dare un nome preciso; certe volte nasce dal timore di non essere all’altezza dei compiti che la vita comune e ordinaria impone.

Si resta come paralizzati da ostacoli insormontabili e piano piano ci si rassegna.

Anche il suo essere mendicante è un simbolo.

Si rivedono in esso tutti coloro che sentono la loro miseria, la loro povertà e sono costretti a chiedere.

Con vergogna magari, sentendosi umiliati, chiedono non tanto e non solo soldi.

Anche compagnia, comprensione, vicinanza e stima.

Forse tutti siamo mendicanti: abbiamo solo modi diversi di chiedere.

Anche in questo caso ci si rassegna.

Tante, troppe volte le richieste sono andate a vuoto e ci sembra che non ne valga più la pena.

Ascoltare il grido dei depressi e dei mendicanti, ascoltare il grido di tutti, perché tutti lo siamo, è difficile.

La presenza dei fratelli in difficoltà ci rimanda alla nostra stessa fragilità. Ci fa prendere coscienza dei nostri limiti e interrompe i nostri progetti.

A volte si offrono soluzioni tampone perché non si sa cosa fare ma anche perché così, almeno per un po’, ci si libera di loro e dell’inquietante pensiero che ci suscitano.

A Gerico, città affossata nella depressione del Giordano, sempre ricordata nella Bibbia come luogo estraneo alla vicinanza con Dio, avviene il miracolo.

Il miracolo di un uomo sconfitto dalla vita che non si rassegna alla sua situazione a cui fa eco l’altro grande miracolo.

Un uomo, un uomo-Dio, ascolta il grido che giunge ai suoi orecchi.

E nell’ascolto c’è già la guarigione.

 

Don Umberto