La Via

La Via 15 dicembre

SULLA SOGLIA                                                           (Mt 11, 2-11).pdf50


Quando penso al Battista mi vengono in mente Adamo ed Eva.

Mi immagino il loro vestito, la tunica di pelle che Dio gli fabbricò prima di allontanarli dal paradiso.

Furono loro a rompere quella comunione e le conseguenze non si poterono evitare; ma il vestito fu una premura di Dio, come quando un figlio si allontana di casa e i genitori lo attrezzano per affrontare il mondo.

Anche Giovanni si vestiva con una tunica di pelle. Perché anche di lui Dio si preoccupava.

Vestiti allo stesso modo, Giovanni e i progenitori in fondo stavano anche nello stesso luogo: sulla soglia, sulla sponda, su quel punto di confine in cui nutri il desiderio ma avverti anche l’incertezza.

Adamo ed Eva sulla soglia del Paradiso, Giovanni il Battezzatore sulla sponda del Giordano.

Sono il simbolo di tutti noi che siamo sempre idealmente sulla soglia. In attesa e insicuri attendiamo che qualcuno ci inviti, che la vita ci dia un segno, che succeda qualcosa che rompa la nostra incertezza, che sciolga i nostri dubbi e ci faccia fare un passo in più.

Forse proprio per questo Giovanni è figura dell’Avvento:

non solo per ciò che dice ma anche per il luogo in cui sta.

Quando c’è da superare un limite, quando c’è da varcare un confine , quando c’è da entrare in territori sconosciuti ti vien da chiederti “sto facendo i passi giusti?”

Lo fece anche Giovanni e mandò a chiedere a Gesù “sei tu colui che deve venire?”

Proprio lui, roccia del deserto, ultimo dei profeti non fu al riparo dal dubbio.

Anche lui fu messo alla prova da un Messia totalmente diverso da come se lo era immaginato.

E la domanda era legittima.

Come legittima e doverosa è per noi quando la fede la prendiamo sul serio.

Quando su Gesù abbiamo puntato seriamente, quando per la fede in Lui abbiamo investito tempo, affetti, energie, allora vien da chiederci “ho fatto la scelta giusta?”

È la domanda di chi si sente sulla soglia.

Ma non la varcheremo mai senza che Qualcuno ci inviti.

Non dipende da noi entrare e trovare risposte ma dalla Grazia di Dio che illumina e ci spinge a guardare la vita concreta e i fatti reali con occhi nuovi.

Così pure rispose Gesù “andate a riferire a Giovanni ciò che voi vedete”.

Non rispose con una teoria, ma con le opere.

E allora ripenso al Battista e alla purezza della sua fede così capace di cambiare prospettiva, di convertirsi, così pronto a seguire la voce che lo invitava a varcare la soglia.

La porta è aperta anche per noi.


          Don Umberto e don Stefano