La Via

La Via 15 maggio

QUEL SENSO DI NOVITA’

(Gv 13,31-35).

 

Le parole di Gesù che ci accompagnano in questa domenica sono quelle del suo testamento.

Le ultime pronunciate ai suoi discepoli prima della passione.

Contengono il comandamento dell’amore, quel comandamento che è il sogno di ogni comunità cristiana: amatevi gli uni gli altri.

Non era una parola nuova: già nell’Antico Testamento Dio aveva comandato il suo popolo di amare il prossimo come se stessi (LV 19,18).

Eppure è proprio con questo aggettivo, nuovo, che Gesù accompagna il suo commiato.

Un comandamento “nuovo”.

E in cosa consisterebbe questa novità?

L’antico comandamento dell’amore è diventato nuovo perché è stato completato con questa aggiunta: “come io ho amato voi”!

La novità sta tutta nell’amore di Gesù Cristo; quello con cui Egli ha dato la sua vita per noi.

Egli ci chiede di amarci tra noi non solo e non tanto con il nostro amore, ma con il Suo, che lo Spirito Santo infonde nei nostri cuori se lo amiamo con fede.

L’amore di Gesù per noi è quindi il punto di partenza.

Il nostro amore sgorga dall’amore ricevuto e non da un vuoto d’amore.

Ogni amore che nasce da un vuoto ha bisogno di tempi di purificazione perché è foriero di tensioni, ricatti e sofferenze.

Sapersi e sentirsi amati da Dio, attraverso gli altri è come una sorgente zampillante di pace e di speranza.

L’amore che si è manifestato nella croce di Gesù è l’unica forza capace di trasformare veramente il nostro cuore.

Da un cuore di pietra ad un cuore di carne.

Questo amore rende capaci di superare le barriere delle proprie paure, delle chiusure e dei pregiudizi.

È un amore che crea ponti e fa scaturire la fraternità.

Per questo è una novità.

Ma è anche una realtà destinata a rimanere.

Don Umberto