La Via

La Via 6 novembre

L’AMORE IN PIENEZZA, (Lc 20,27-38).

La vicinanza di questa domenica con la commemorazione dei fedeli defunti di qualche giorno fa appare provvidenziale.

Anche oggi infatti ci è data occasione di riflettere sulla vita oltre la morte.

Tema difficile, tanto importante e decisivo per la nostra fede, quanto piena di mistero.

I sadducei (che non credevano alla resurrezione) pongono a Gesù una domanda trabocchetto circa il destino dopo la morte di una donna che aveva avuto nella vita diversi mariti.

Credo che dovremo soffermarci sulla mentalità soggiacente a questa domanda: l’idea che dopo la morte le cose continuino allo stesso modo in cui le abbiamo vissute qui sulla terra con l’esclusione di ciò che è negativo se si tratta del paradiso.

Spesso anche noi fantastichiamo così: in paradiso faremo ciò che ci rende felici e godremo delle cose di cui abbiamo goduto ma in maniera piena.

Gesù con la sua risposta ai sadducei non descrive precisamente come sarà la vita dopo la morte, ma ne determina le condizioni.

Molte delle cose che sulla terra viviamo e facciamo nascono dal nostro desiderio di colmare un vuoto; quel vuoto non ci sarà più nella vita da risorti e il benessere di queste cose verrà quindi meno.

Non è solo la realtà materiale in questione, ma anche le nostre emozioni, i nostri pensieri e i nostri affetti.

La resurrezione scardina un sistema di rapporti, una dinamica familiare, una struttura sociale e religiosa fondati sulla paura e il bisogno.

Nella resurrezione i nostri rapporti non saranno tolti ma aumentati  e purificati.

L’amore non sarà spezzato ma portato a compimento.

Il cuore non sarà ridotto ma dilatato.

Non ci saranno però né moglie né marito non per privazione ma per eccedenza.

Il paradiso è infatti quel luogo spirituale in cui sapremo amare tutti alla maniera di Dio, come Lui ama noi, cioè in pienezza.

Il Signore ci conceda di sperimentare un assaggio già qui sulla terra.

 

Don Umberto