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La prima giornata da pontefice di Papa Francesco

m068Salus--140x180di  ALDO CAZZULLO.    Ai cerimonieri che come prima cosa volevano portarlo dal sarto, Papa Francesco l’ha detto fin dalle 5 e mezza di stamattina: prima si va dalla Madonna. E i francescani della basilica di Santa Maria Maggiore l’hanno appreso quando, aprendo la chiesa, hanno trovato la gendarmeria vaticana in perlustrazione.Jorge Mario Bergoglio è arrivato alle 8 e ha compiuto pochi gesti, tutti significativi. Ha pregato sull’antichissima icona della Madonna, la «Salus populi romani», dipinta secondo la tradizione da San Luca, cui i gesuiti come lui sono legatissimi: i missionari della Compagnia di Gesù che andarono ad annunciare il Vangelo in Cina portavano proprio la riproduzione di questa icona. Poi Papa Francesco ha pregato nella cappella Sistina di Santa Maria Maggiore, dove Ignazio da Loyola, fondatore dei gesuiti, ha celebrato la prima messa. Ha sostato davanti alla tomba di san Pio V, il Papa di Lepanto e anche unico Papa piemontese della storia, prima di Bergoglio, che è argentino ma di genitori piemontesi. Si è inginocchiato davanti ai resti della mangiatoia di Betlemme. Prima di andarsene, ha raccomandato a padre Ennio Monteleone, a padre Angelo Gaeta a agli altri confessori della basilica: «Siate misericordiosi».Infine ha pregato san Francesco Saverio, altro gesuita, e san Francesco d’Assisi, davanti alla pala d’altare nella navata sinistra che raffigura l’estasi del Poverello. Ma tutti in chiesa hanno pensato a un’altra immagine, quella affrescata da Giotto nella basilica superiore ad Assisi: il sogno di Innocenzo III, con Francesco che sostiene la Chiesa e ne evita il crolllo.