La Via

La Via 11 dicembre

DIO OLTRE GLI SCHEMI, (Mt 11,2-11).

Esistono nella vita momenti di particolare difficoltà e fragilità che probabilmente ciascuno di noi ha attraversato.

Sono tempi dolorosi, ma non sempre sono una maledizione o una tragedia.

Non è vero che servono a renderci più forti: dipende infatti da come ogni persona li viva.

Possono però servire a farci rivedere le nostre convinzioni.

È ciò che accade a Giovanni il Battista: mentre era in carcere, messo alla prova da condizioni disumane, cominciò a chiedersi se veramente Gesù era il Messia tanto atteso.

Anche il Battista infatti era come ciascuno di noi: nella nostra testa abbiamo degli schemi che ci aiutano a sopravvivere.

Ci aspettiamo che la realtà ci risponda in un certo modo ma a volte questi schemi ci ingannano e ci fanno vedere cose che non si sono.

Gli schemi mentali spesso ci proteggono, ci vengono in soccorso nella complessità dell’esistere.

Altrettanto spesso purtroppo diventano molto rigidi, noi così non siamo più disposti a farci sorprendere dalle novità.

Ma la novità è il modo con cui Dio si presenta nella nostra vita.

Avere troppi schemi quindi è un serio impedimento a fare esperienza di Dio.

E il Battista aveva anche lui i suoi schemi.

Il Messia avrebbe dovuto liberare Israele; avrebbe dovuto mettersi a capo di folle in rivolta; avrebbe dovuto fare piazza pulita degli approfittatori, degli impuri, degli ingiusti.

Ma Gesù non è così.

Gesù era sconcertante: non aveva in testa una rivolta politica, anzi si sottraeva e questa logica.

Aveva un comportamento sospetto frequentando pubblicani e prostitute.

Le sue priorità erano diverse e alquanto strane: perdono, amore, predilezione per gli esclusi.

Era veramente il Salvatore?

Rivedo in quel che accade al Battista la fatica di tutti noi.

Rivedo il nostro bisogno di avere schemi mentali sicuri e li proiettiamo su Dio perché Lui risponda alle nostre aspettative.

Rivedo i nostri dubbi se veramente Gesù sia colui che può mettere in salvo la barca della nostra vita.

Il Signore non mancherà di rispondere.

Don Umberto