La Via

La Via 13 novembre

QUANDO TUTTO CROLLA…  (Lc 21,5-19).

Le parole di Gesù scendono come una doccia gelata sull’entusiasmo di coloro che stavano ammirando il tempio di Gerusalemme.

Nelle intenzioni non vi era nessun disfattismo, quanto piuttosto la volontà di constatare l’inevitabile fine di tutte le cose per poterle affrontare e vivere con fede.

La nostra vita infatti spesso sembra come il tempio, allorché  la pensiamo e la progettiamo come qualcosa di bello, di grande e realizzato.

A livello di scelte di vita, lavoro, relazioni e affetti ci impegniamo a realizzare progetti come hanno lo scopo di renderci felici e appagati.

Nessuno progetta mai qualcosa di brutto per sé, a meno di avere seri problemi.

Ma come è accaduto al tempio di Gerusalemme accade che eventi improvvisi frantumino i nostri progetti e rompano quello che abbiamo realizzato.

Per questo Gesù profetizza la distruzione del grande tempio: non per rovinare la vita delle persone e promettere sofferenza e dolore, ma per risvegliare la vera speranza e comunicare che, nonostante tutto quello che può accadere, Dio vigila sui suoi figli.

Può anche accadere di perdere tutto, ma non perché Dio ce lo toglie ma perché così succede nella vita (a volte per colpa nostra) e perché così è da sempre nella storia.

Dio non è la causa dei mali ma Dio rimane anche dentro il male e alla fine ci custodisce nel profondo amando anche la nostra fragilità.

L’immagine dei capelli del capo che il Signore custodisce è, a questo riguardo, pieno di tenerezza.

Ma come far sì che la fragilità e la perdita delle cose che abbiamo non ci distrugga e non ci faccia disperare?

Gesù invita a non cercare facili soluzioni e scorciatoie.

Dobbiamo perseverare: tenere mente e cuore il più possibile aperti all’azione di Dio.

Nello stesso modo improvviso con cui a volte le cose si rovinano anche Dio interverrà nella nostra vita.

Lo farà proprio mentre ci sentiamo perduti affinché comprendiamo il miracolo del Suo amore.

Don Umberto