La Via

La Via 12 giugno

LEGAMI, SILENZI, PAROLE.

(Gv 16,12-15)

Domenica scorsa abbiamo celebrato, con la Pentecoste, l’inizio della vita della Chiesa.

Anche oggi, in fondo parliamo di Chiesa, attraverso l’immagine della Trinità.

Per Chiesa (ormai lo sappiamo) intendiamo non l’istituzione ma l’insieme delle relazioni e dei legami che sono segnati dallo Spirito di Gesù.

Questi rapporti si caratterizzano per l’amore vicendevole e la solidarietà.

La festa della Santissima Trinità ci invita quindi ad impegnarci negli avvenimenti quotidiani per essere lievito di comunione, di consolazione e di misericordia.

Il testo evangelico svolto per questa domenica però ci spinge anche ad un’altra riflessione.

Gesù parla del dono dello Spirito Santo e dice che sarà Lui a condurre i discepoli “alla verità tutta intera”.

Ciò che gli apostoli avevano quindi vissuto fino ad allora con il Maestro non era stato da loro capito fino in fondo.

Anzi, non potevano e non dovevano capirlo, altrimenti non sarebbero stati in grado di portarne il peso.

Solo con la partenza di Gesù e attraverso il dono dello Spirito sarebbe stata loro manifesta la realtà più profonda di tante cose che restavano nascoste tra le pieghe della vita quotidiana.

Le cose che Gesù aveva da dire ai suoi eccedevano la loro possibilità di comprendere.

D’altra parte questa pare essere una delle leggi fondamentali della nostra comunicazione umana.

Ci sono tanti momenti in cui non riusciamo a dire le cose come vorremmo e a farci capire.

E non dobbiamo però neppure pigiare la verità nella mente dei nostri fratelli moltiplicando parole e argomentazioni.

Le cose più importanti possono essere dette agli altri unicamente lasciando in mezzo un po’ di silenzio, un po’ di spazio e di tempo vuoti, un tempo e uno spazio per lo Spirito che istruisce senza parole e rende capaci di entrare in tutto ciò che è detto.

Senza questi tempi, senza lo Spirito, la comunicazione (e quindi la relazione), sono puri riempitivi.

              Don Umberto