La Via

La Via 9 maggio

IO HO AMATO VOI 

(Gv 15,9-17).

 

Nel Vangelo e nella seconda lettura innumerevoli volte, che non ho osato contare, ritorna una sola parola: amore, declinata in tutte le forme, materia di cui si compongono Dio e la creatura; amore, materia di cui si compongono la gioia e la vita e i perché di Dio: «Perché la vostra gioia sia piena»; «perché noi avessimo la vita».

Allora oggi mettiamoci docilmente in ascolto attento e fiducioso di questa parola per cercare di carpire il segreto della gioia, per vedere dove sta il segreto di quella pienezza di vita che altrove non riusciamo a trovare.

Il cammino prende avvio dalla conoscenza di Dio, del vero Dio.

«Dio è amore.»

Questo è il genio del cristianesimo: Dio è amore, sorgente da cui sgorgano l’uomo e il cielo, vertice della storia, approdo di tutti i cercatori, cosmico pacificarsi. Dio è amore, e abbiamo detto tutto.

Allora si capiscono le parole di Agostino: «Inquieto è il cuore dell’uomo finché non riposa in te».

Dio è amore, e non già il suo inverso: l’amore è Dio.

No, questa frase non è biblica.

Molti si sono illusi di divinizzare l’amore, di prendere il meglio della terra e farlo diventare Dio.

Ma non hanno creato che idoli dell’amore umano, rovesciando la creazione, facendo Dio a propria immagine e somiglianza, proiettando nel Cielo l’umanità, anche se la sua parte migliore.

L’amore infatti non è Dio.

L’amore umano è éros, cioè amore che prende, captazione, attrazione, possesso.

È la mia povertà che va in cerca della ricchezza dell’altro per guarire la solitudine, per illuminare le mie notti buie, per sciogliere il gelo delle relazioni, per mendicare soccorsi.

L’amore di Dio, invece, è agàpe, amore che dona, che si dimentica.

È ricchezza in cerca della nostra povertà, per guarire le nostre solitudini, per far risplendere le notti e la vita. Dio è amore.

Dio è ricchezza eternamente in cerca di povertà da colmare.

E quando cerchi Dio, ti accorgi alla fine di essere tu il cercato da lui.

Padre Ermes M. Ronchi