Omelie

Omelia 24 marzo

Spesso l’esistenza ci pone di fronte alla nostra vulnerabilità e alla precarietà del vivere.
Siamo polvere e polvere torneremo ci è stato detto all’inizio di Quaresima.
C’è da coltivare anche un distacco e una libertà interiore di fronte alle cose.
Ma pure da raccogliere i segni con cui Dio ci invita a convertirci.
Come per l’albero di fico descritto oggi, anche da noi verrà il tempo di raccogliere frutti.
E questa raccolta non verrà rimandata all’infinito.

Omelia di don Umberto