La Via Speciale

La Via Speciale Pasqua 2016

LO SPIRITO CI FA RINASCERE

Pensavo a quale verbo, quale parola potesse regalarci il titolo di questo speciale de “LA VIA”.

Risorgere mi appariva ovvio, così scontato da non suscitare più interesse.

Eppure non potevo non offrire una chiave di lettura che mettesse a fuoco proprio questo: le nostre morti non sono l’ultima parola.

La morte non è la fine, ma spesso l’inizio di altro.

Ho pensato allora a RINASCERE.Mi pare un verbo ancora più forte, più completo direi.

Evoca la possibilità di ricominciare da capo, di tornare nel grembo, di riprendere dall’infanzia a palpitare per le grandi scelte della vita. Rinascita comporta una visione del passato come qualcosa che non pesi su di noi come condanna, ma nemmeno come merito.

Rinascita fu l’entrata nel Regno del buon ladrone, primo compagno del Signore in paradiso.

Rinascita fu ciò a cui Cristo invitò Nicodemo, in quel famoso colloquio notturno che cambiò la sua vita. “Dovete rinascere dall’alto” Egli disse ad un interlocutore scettico e perplesso.“Può forse un uomo tornare nel grembo della madre?”

Certo, se la rinascita fosse questione biologica, nessuno potrebbe farlo.

Ma di questione di Spirito  si tratta.

E lo Spirito è come il vento, è impalpabile, agisce pur essendo senza volto.

Le vere rinascite sono quelle interiori.Così le abbiamo intese negli articoli di questo giornale.E così le vorremmo vivere anche noi.Resterebbe da chiedersi se si può rinascere da soli, con i propri sforzi.

Amo i libri di Gabriel Garcia Marquez. Sono innamorato del suo “Cent’anni di solitudine”. Quasi gli sono debitore.

Sue sono queste parole: “Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce; la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé”

Quanto apprezzo lo scrittore, tanto questa frase mi lascia con una domanda: “si può?”

Si può, anche spiritualmente, rinascere da soli?Credo che sia Dio a farci rinascere. E lo faccia attraverso i fratelli.Credo che senza Q/qualcuno che sia con noi non sia possibile rinascere.Non possa quindi rifiorire quella vita interiore proprio laddove ci siamo sentiti afferrati dalla morte.Questo pensiero mi ha spinto a scegliere la copertina di questo numero.Uno spettacolo teatrale di Shakespeare, tra i profughi di Calais, in Francia.Far rinascere la speranza toccando i cuori con le emozioni della cultura.A quanti tra noi e nella nostra comunità hanno bisogno di rinascere, come persone e come credenti, Dio porti La sua Parola di vita.

Buona Pasqua!