La Via

La Via 7 febbraio

LARGHEGGIARE (Lc 5, 1-11)

Non lo si sente pronunciare spesso, ma questo verbo esiste nella lingua italiana.
Significa comportarsi con generosità, dare o concedere con larghezza.
A me è venuto in mente ascoltando nuovamente l’invito che Gesù fa a Pietro “prendi il largo!”
Non è del tutto pertinente lo so, eppure non posso trattenermi dal pensare che Gesù non avesse solo in mente una esortazione di tipo fisico o ambientale.
Quel “largo” cui il Signore allude è uno spazio del cuore.
Ripensiamo a quella scena .
La Scrittura non dice molto dei sentimenti interni della gente, ce li lascia immaginare e vivere personalmente.
Ora , io penso che Pietro quel giorno si sia sentito onorato , si sia quasi ringalluzzito del fatto che il Maestro aveva scelto proprio la sua barca come pulpito per parlare a tutti.
Sarà stato un momento di euforia. Lui, una persona modesta e ignorante era stato scelto!
Alla fine del discorso però Pietro si sente rivolgere da Gesù l’invito ad andare al largo per pescare.
Lo avevano già fatto tutta la notte e quell’ora del giorno era ormai inadatta alla pesca. Pietro avrà certamente pensato

alla brutta figura che avrebbero rimediato se fossero tornati
con le reti ancora vuote. Lo zimbello del villaggio!
È in quell’istante che si fa chiara la prospettiva di Gesù: quel “largo” di cui parla non riguarda solo le acque del lago. È la capacità di fidarsi compiendo un gesto apparentemente irrazionale; è il superamento della paura facendo un passo oltre ciò che è puramente sicuro e solido.
Forse la barca è simbolo della vita, la nostra vita.
Andare al largo significa non lasciarsi chiudere nei propri insuccessi, in tutto ciò che ci restringe.
Dobbiamo sempre diffidare dalle parole che restringono gli orizzonti, le parole che portano al chiuso, che atrofizzano il cuore. Le parole che appesantiscono, che inchiodano alle proprie paure, non appartengono a Dio. Anche se ce le fanno passare come sue.
Quando Gesù siede sulle nostre fragili e povere barche, legni oscillanti, allora gli spazi si aprono, e la navigazione della nostra vita fila via più spedita.
Anche quando siamo tentati dal senso di inadeguatezza e spaventati dalla nostra fragilità.
Pietro, di fronte al Signore, fissava sgomento la sua condizione di peccato, ma Gesù lo distoglie, lo distoglie da quella immagine che lo deprime, lo conduce a prendere il largo.
Lasciamoci condurre anche noi.

Don Umberto