-
UTOPIA programma 2025
Un viaggio tra libri, idee e visioni: sei appuntamenti con scrittori, giornalisti e pensatori che porteranno sul palco storie, riflessioni e prospettive sul nostro tempo. Un’occasione per incontrare da vicino gli autori, scoprire nuove storie e condividere riflessioni.
-
Abbi cura del debole
Ma se si riesce a cogliere tutto ciò come appello alla conversione; se si ha la forza di guardare al Signore allora la rassicurazione di Gesù: “nemmeno un capello del vostro corpo perirà” prende forma in noi. E per evitare che la paura polarizzi la nostra vita queste parole saranno ben più solide di ogni pietra del Tempio. Don Umberto
-
La Via 16 novembre
PIETRE, PENSIERI E PAROLE (Lc 21,5-19) . Anche al tempo di Gesù esistevano problemi seri e importanti e problemi che non lo erano. Tra i problemi seri vi era il modo di seguire la torah, la legge divina; oppure la questione della vita eterna; o anche la situazione sociale e politica con l’opprimente dominazione romana. Tutte cose alla quali il Signore cercò di rispondere con i suoi gesti e le sue parole. Vi erano poi questioni decisamente meno importanti: cosa mangiare, come vestirsi e probabilmente anche ciò di cui parla il Vangelo di oggi: gli ornamenti del Tempio. È di questo infatti che discutono gli interlocutori di Gesù: le belle pietre…
-
Il mio nome è Balbir
Continua il viaggio di Utopia – edizione 2025, la rassegna che intreccia parole, storie e visioni. Ospite della serata sarà Marco Omizzolo, sociologo e autore, che ci guiderà in una conversazione intensa e necessaria attorno al suo libro “Il mio nome è Balbir”: una testimonianza di lotta, dignità e libertà, capace di illuminare le zone d’ombra del nostro presente. Venerdì 14 novembre – ore 21.00 Centro Parrocchiale Roveleto, Via Pisa 1 – Cadeo (PC) Ospite: Marco Omizzolo Ingresso libero e gratuito. Un incontro per chi ama leggere tra le righe e scoprire, nelle storie, un frammento di UTOPIA.
-
Fiume d’acqua viva
Se noi potessimo imparare a camminare nella vita, nelle strade delle nostre città, dentro le nostre case e, delicatamente, nella vita degli altri, con venerazione per la vita dimora di Dio, togliendoci i calzari come Mosè al roveto, allora ci accorgeremmo che stiamo camminando dentro un’unica, immensa cattedrale. Che tutto il mondo è cielo, cielo di un solo Dio. Padre Ermes Ronchi
-
La Via 9 novembre
IL TEMPIO E LA FESTA (Gv 2,13-22). In tutto il mondo i cattolici celebrano oggi la dedicazione della cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, come se fosse la loro chiesa, radice di comunione da un angolo all’altro della terra. Non celebriamo quindi un tempio di pietre, ma la casa grande di un Dio che per sua dimora ha scelto il libero vento di sempre, e si è fatto dell’uomo la sua casa, e della terra intera la sua chiesa. Nel Vangelo, Gesù con una frusta in mano. Il Gesù che non ti aspetti, il coraggioso il cui parlare è si si, no no. Il maestro appassionato che usa gesti…