• Incontri,  Quaresima

    Sette lettere e sette sigilli

    All’angelo della Chiesa che è a Èfeso scrivi: “Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d’oro. Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua perseveranza, per cui non puoi sopportare i cattivi. Hai messo alla prova quelli che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. 3Sei perseverante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti di avere abbandonato il tuo primo amore. Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima. Se invece non ti convertirai, verrò da te e toglierò il tuo…

  • Omelie

    Uomo, credente, prete

    L’immagine di Dio come di colui con cui ci si mette a mercanteggiare. Si fanno cioè gesti religiosi con la speranza (per alcuni la certezza) che Egli ci darà in cambio protezione e buona sorte. Una logica di scambio totalmente priva di gratuità nella quale l’uomo non arriva mai ad una vera apertura del cuore e Dio resta nel suo mondo come fosse il burattino della storia (per questo pagato dai nostri sacrifici). L’atteggiamento sorprendente di Gesù, nella pagina odierna del Vangelo, ci esorta a vivere la nostra vita non nella ricerca dei nostri vantaggi e interessi ma per la gloria di Dio che è l’amore. Per questo siamo chiamati…

  • La Via

    La Via 3 marzo

    QUALE DIO   (Gv 2,13-25). Forse la cosa più difficile nella vita spirituale non è tanto credere ma capire a quale Dio stiamo credendo. Per questo la liturgia anche oggi insiste sulla necessità di praticare la propria immagine di Dio. L’aveva già fatto domenica scorsa, allorché sia Abramo che i discepoli avevano vissuto un cambiamento di figura, una visione diversa di quale forma avesse Dio. Gesù di Nazareth. Nel Vangelo di oggi questo tema ritorna ed è così importante che Gesù si adira contro coloro che diffondono una immagine errata di Dio. Ciascuno di noi ha una sua immagine di Dio. Per certi versi è inevitabile che sia così: le nostre esperienze…

  • Omelie

    Cambiare prospettiva

    Abbiamo bisogno, in quei momenti, di una luce che ci possa offrire un altro sguardo illuminando in profondità il mistero della vita. Una luce che ci aiuti a reagire andando anche oltre i nostri schemi e oltre i criteri di questo mondo. Proprio questa luce, che era Cristo e la sua persona; fu donata ai tre discepoli sul Tabor. Il Signore vuole donarla anche a noi. Ma è necessario salire sul monte.

  • Utopia

    Caravaggio

    Ad “Utopia” va in scena Caravaggio, personaggio tanto rivoluzionario quanto attuale. Venerdì 23 febbraio alle ore 21 al teatro “A. Zanoletti” di Roveleto salirà sul palco Paolo D’Anna con “Caravaggio, un genio ribelle”, spettacolo di parole ed immagini sulla figura di Michelangelo Merisi, un viaggio tra luci ed ombre di un artista dalla biografia avventurosa e piena di colpi di scena. Paolo d’Anna sarà il narratore, attore immerso nel mondo del teatro da 35 anni, ma anche scrittore e poeta, che porta in scena solo i personaggi che ama e porta nel cuore. Erika Negroni

  • La Via

    La Via 25 febbraio

    QUEI TRE     (Mc 9,2-10). Ogni anno in Quaresima veniamo invitati a contemplare la scena della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. La liturgia vuole mostrarci così la meta pasquale del nostro itinerario penitenziale; ma al contempo vuole invitarci a metterci nei panni dei tre discepoli che contemplando Gesù trasfigurato e pieno di luce ebbero una esperienza diretta della realtà divina del loro maestro. Pietro, Giacomo e Giovanni (questi i tre discepoli presenti) in che condizioni interiori giunsero a quel momento? Salirono sul Tabor in preda ad una profonda delusione e con il cuore appesantito dal fallimento a cui Gesù stava andando incontro. Non sarebbe difficile per noi entrare nei loro…

  • Omelie

    Riallacciare i rapporti

    Preghiera, carità, digiuno. Tutto il ministero di Cristo è una lotta contro lo spirito del male nelle sue molteplici manifestazioni. Gesù infatti compirà esorcismi, perdonerà i peccati, guarirà dalle malattie. All’inizio della sua missione sembrerà che la sua potenza possa avere ragione, con facilità, del demonio. Ma poi anche per Gesù giungerà la sconfitta, il rifiuto e l’abbandono fino alla cattura e alla morte in croce. Proprio la morte però sarà l’ultimo deserto che attraverserà per sconfiggere definitivamente il male. Gesù che vinse nel deserto per vincere poi nella Resurrezione darà anche a noi la vittoria. Don Umberto

  • La Via

    La Via 18 febbraio

    IN BATTAGLIA    (Mc 1,12-15). Riconosco che sia inopportuno utilizzare immagini e linguaggi che evochino la guerra perché, di questi tempi, ne abbiamo fin troppe. È indubbio però che le metafore belliche siano quelle che più di altre accompagnano questo ingresso in Quaresima. Il giorno delle Ceneri, ad esempio, la liturgia ha utilizzato più volte parole come “lotta”, “combattimenti”, “vittoria”. La Quaresima è una battaglia contro lo spirito del male che non risparmia con la sua azione nessuno di noi. Anzi, più una persona tenta di avvicinarsi al Signore più avvertirà una sorta di forza contraria, la tentazione appunto, che lo spingerà altrove. Per questo il tempo quaresimale si apre con…

  • Omelie

    Le ceneri

    Nella chiesa cattolica e in altre chiese cristiane, questo giorno segna l’inizio di un periodo di purificazione, digiuno e veglia. È così chiamato per il riferimento diretto al rituale celebrato durante la messa: l’imposizione da parte del sacerdote e sulla testa dei fedeli, delle ceneri sacre e benedette ottenute bruciando i rami d’ulivo delle palme avanzate la domenica delle Palme dell’anno precedente, appositamente bruciate. Si tratta di una pratica che ricorda la transitorietà della vita terrena “Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai”, come Dio dice ad Adamo dopo il peccato originale (Genesi 3,19).