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Non odierò

Non odierò,

Non odierò«Quello che quel giorno vidi, era quanto di più vicino al paradiso e lontano dall’inferno potesse esistere: una striscia di spiaggia isolata, a pochi chilometri dalla miseria di Gaza, dove le onde si infrangevano sulla riva. Probabilmente non sembravamo molto diversi da qualsiasi altra famiglia sulla spiaggia; i miei figli e le mie figlie guazzavano nell’acqua, o scrivevano i loro nomi sulla sabbia. La giornata era fredda, il cielo di dicembre rischiarato da un pallido sole invernale, il Mediterraneo risplendeva, limpidissimo. Ma sebbene guardassi i miei figli giocare fra le onde, la preoccupazione del futuro mi attanagliava.
Poco più di un mese dopo, gli israeliani avrebbero bombardato Gaza e buttato all’aria la mia vita.
Quel giorno eravamo tutti in casa: i miei otto figli, i miei fratelli, le loro famiglie. Dove potevamo andare se neppure ospedali e moschee venivano risparmiati dai bombardamenti? Giocavo con Abdullah quando ho sentito l’esplosione nella stanza delle ragazze.
Ho perso le mie figlie, e nonostante la rabbia e lo sconcerto, so che non odierò.»

Izzeldin Abuelaish

Palestinese, è nato nel 1955 a Jabalia, il più grande campo profughi della Striscia di Gaza, dove risiede. Medico, ginecologo, esercita la sua professione sui due versanti della “frontiera”, in Israele e in Palestina, per ideale di pace. Nemmeno dopo la tragedia che lo ha colpito ha smesso di credere che la pace tra israeliani e palestinesi sia possibile, né di prestare la sua opera sia a Gaza che in Israele. Nell’ottobre 2009 ha ricevuto il Common Ground Award per il suo contributo in favore della riconciliazione fra palestinesi e israeliani. È stato candidato al premio Nobel per la pace. Ha istituito la fondazione Daughters for Life, che si occupa di programmi di scolarizzazione, formazione universitaria e salute per le giovani donne in Medio Oriente.