La Via

La Via 18 maggio

TIENIMI IL POSTO, GESU’!            (Gv 14, 1-12)download50

“Tienimi il posto!”
Non so chi non l’abbia detto, almeno una volta. Magari prima di salire sul pullman per una gita, o magari prima di mettersi a tavola con un gruppo.
Mille esempi: al cinema o alla partita; alla Messa o ad un concerto.
Sembra una parola da niente e invece quante cose contiene! “Tienimi il posto” lo diciamo quando ci sta a cuore qualcosa o qualcuno, quando c’è di mezzo una realtà così preziosa e importante che non vogliamo barattarla con nient’altro.
“Tienimi il posto” significa: voglio stare vicino a te e non altrove; voglio condividere proprio con te, e non con altri, questo momento.
“Tienimi il posto” è un modo di dire: ti voglio bene e ci tengo a te!
Ma c’è un’altra espressione, ancora più bella forse, perché ci sorprende giocando d’anticipo: è quando qualcuno ci dice “ti tengo il posto”:
Che meraviglia! Un conto è chiedere, un conto è ricevere un dono inaspettato, e accorgerci che c’è qualcuno che pensa proprio a te e che ritiene che con te vicino le cose saranno più belle.
È proprio la frase che Gesù pronuncia oggi nel Vangelo.
“Vado a tenervi un posto”.
Per il Signore, l’avventura dell’eternità sarà più bella con noi al suo fianco.
Ma solo l’eternità? Quel posto di cui Gesù parla riguarda solo il paradiso?

Noi, un posto lo occupiamo già in questa vita. È proprio quello che abbiamo sempre voluto? Oggi le letture contengono una frase folgorante “anche voi venite impiegati come pietre vive” dice l’apostolo Pietro.
È bello sapere che c’è Qualcuno che mi impiega; Qualcuno che mi dice quale posto devo occupare senza che io debba deciderlo da solo.
Mi dà un senso di libertà saperlo.
Proprio la libertà della pietra, a cui non spetta decidere lei il posto in cui deve andare, ma bensì al Costruttore.
Capisco che a tanti questa prospettiva possa infastidire: non si accetta di essere strumenti nelle mani di qualcuno; si pensa che libertà sia decidere da sé della propria vita. Salvo poi capire che tante volte la vita va per conto suo e che l’alternativa è una sola: o vivere nel continuo affanno per la realizzazione dei propri progetti, o lasciarci usare dal Signore.
Anche Cristo fu una pietra, pietra d’inciampo, ma scelta e preziosa davanti a Dio.
Per questo il nostro posto è accanto a Lui.

Don Umberto e Don Stefano