Cantico dei Cantici

Cantico dei Cantici 6

L’AMORE FINO ALLA CROCE

  

C. Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

T.  Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

 

Dal Vangelo secondo Luca (23,27-29)

 

Loseguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”».

 

 

Riflessione

 

Gesù ha risvegliato nel cuore tante speranze soprattutto

tra la gente umile, semplice, povera, dimenticata, quella che non conta agli occhi del mondo. Lui ha saputo comprendere le miserie umane, ha mostrato il volto di misericordia di Dio e si è chinato per guarire il corpo e l’anima.

Questo è Gesù. Questo è il suo cuore che guarda a tutti noi, che guarda le nostre malattie, i nostri peccati. È grande l’amore di Gesù

 

Pausa di silenzio

 

Rit. Rendi grande il nostro cuore, Signore

 

  Aiutaci, Signore, a sentirci parte di quell’unica famiglia di figli di   Dio e di fratelli che tu hai voluto e costituito. R

  Donaci parole di riconoscenza per testimoniare a tutti la tua infinita   tenerezza. R

  Fa’ che accogliamo il tuo amore che si rivela a ogni uomo e a ogni donna in ogni situazione e circostanza della vita. R

  Signore Gesù, guarisci la nostra incredulità e donaci la vera fede. R

  Signore, tu che hai rivelato il volto paterno di Dio, sostieni quanti vivono nelle difficoltà e nelle prove. R

 

Preghiamo insieme

Signore, noi ti rendiamo grazie perché ci attiri alla tua croce.

Attiraci a te e troveremo il solco in cui macerare.

Attiraci a te e ogni gioia, ogni sofferenza avrà un senso, un fine.

Attiraci a te e, senza paura, afferrata la tua mano,

capiremo che il dolore è il primo e necessario passo

per risorgere con te.

 

T. Amen.

 

 

 

 

C.  Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

T.   Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (19, 23-24)

 

I soldati poi […] presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica. Ma quella tunica erasenza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo asorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, chedice: Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte. E i soldati fecero così.

 

Riflessione

 

Adamo dopo il peccato prova vergogna, si sente nudo, sente il peso di quello che ha fatto; eppure Dio non abbandona: se in quel momento inizia l’esilio di Dio, con il peccato, c’è la promessa del ritorno, la possibilità di ritornare a lui. Dio chiede subito: «Adamo, dove sei?», lo cerca. Gesù è diventato nudo per noi, si è caricato della vergogna di Adamo, della nudità del suo peccato per lavare il nostro peccato: dalle sue piaghe siamo stati guariti. Ricordate quello che scrive san Paolo: di che cosa mi vanterò se non della mia debolezza, della mia povertà? Proprio nel sentire il mio peccato, nel guardare il mio peccato, io posso vedere e incontrare la misericordia di Dio, il suo amore e andare da Lui per ricevere il perdono. Nella mia vita personale ho visto tante volte il volto misericordioso di Dio, la sua pazienza; ho visto anche in tante persone il coraggio di entrare nelle piaghe di Gesù dicendogli: Signore sono qui, accetta la mia povertà, nascondo nelle tue piaghe il mio peccato, lavalo col tuo sangue. E ho sempre visto che Dio l’ha fatto, ha accolto, consolato, lavato, amato. Cari fratelli e sorelle, lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella sua pazienza che sempre ci dà tempo; abbiamo il coraggio di tornare nella sua casa, di dimorare nelle ferite del suo amore, lasciandoci amare da lui, di incontrare la sua misericordia nei sacramenti. Sentiremo la sua tenerezza, tanto bella, sentiremo il suo abbraccio e saremo anche noi più capaci di misericordia, di pazienza, di perdono, di amore.

 

Pausa di silenzio

 

Preghiamo insieme

 

Signore Gesù, sei tu l’Innocente consegnato per noi alla morteperché potessimo ritrovare la pienezza

della nostra innocenza originale.

Donaci il tuo spirito, perché sia l’abito dalle lunghe maniche

in cui possiamo sperimentare l’ampiezza

della tua misericordia e del tuo amore,

quello che ci hai donato nella tua estrema spogliazione

sul legno della croce.

 

T. Amen.

 

 

 

· Canto

 

· Orazione   

 

O Dio che hai voluto rivelarti nel tuo Figlio rivolgi a noi il tuo sguardo e prepara i nostri cuori e le nostre menti come degna dimora della sapienza della tua Parola” 

Per Cristo Nostro Signore

Amen

 

· Canto: Shema’ Israel

 

· (seduti) Cantico dei Cantici cap. 6°

                                                           (traduzione E. Bianchi)

 

Cantico dei Cantici, di Salomone

Coro

1Dov’è andato il tuo amante,

tu, la più bella delle donne?

Dove si è diretto il tuo amante,

perché lo possiamo cercare con te?

Lei

2 Il mio amante è sceso nel suo giardino,

tra aiuole profumate,

per deliziarsi nei giardini

e raccogliere fiori di loto.

3 Io sono del mio amante

e il mio amante è mio:

è un pastore tra fiori di loto!

Lui

4 Tu sei bella, amica mia, come Tirzah,

magnifica come Jerushalaim,

temibile come una cometa.

5 Distogli da me lo sguardo,

i tuoi occhi fanno volare.

I tuoi capelli come un gregge di caprette

che balzano sui monti di Ghil’ad.

6I tuoi denti come pecore tosate,

che salgono dal bagno,

tutte appaiate, nessuna ne manca.

7 Le tue guance come spicchio di melograno,

arrossiscono dietro il tuo velo.

 

Lui

8 Sessanta regine?

Ottanta concubine?

Molte altre ragazze?