Omelie

Omelia domenica 23 Luglio

Papa Francesco racconta ai pellegrini che lo osservano dalla piazza, la scena che «si svolge in un campo dove il padrone semina il grano; ma una notte arriva il nemico e semina la zizzania, termine che in ebraico deriva dalla stessa radice del nome Satana, e richiama il concetto di divisione».

Lo sporco lavoro dello zizzaniatore
Il Papa ricorda che il demonio è uno «zizzaniatore». Questa parola insolita fissa ancora di più l’attenzione dei fedeli. Chi è lo zizzaniatore? È «colui che cerca sempre di dividere le persone, le famiglie, le nazioni e i popoli». I servitori del padrone del campo gli chiedono se devono sradicare l’erba cattiva, ma lui li mette in guardia dal pericolo di strappar via anche il grano, tanto simile alla zizzania. Nel racconto, evidenzia Francesco, c’è un doppio insegnamento. Ecco il primo: «Il male che c’è nel mondo non proviene da Dio, ma dal suo nemico, il Maligno».

La pazienza non sia mai indifferenza
E qui Francesco lascia il testo scritto e procede a braccio: «È curioso: il maligno va di notte a seminare la zizzania, nel buio,nella confusione; lui va dove non c’è luce per seminare la zizzania. Questo nemico è astuto: ha seminato il male in mezzo al bene, così che è impossibile a noi uomini separarli nettamente; ma Dio, alla fine, potrà farlo».

Omelia di don Umberto